Un eterno innamorato, un poeta pazzo, un portavoce del romanticismo, uno che all’amore ha rubato la sostanza e l’ha trasformata in canzone, questo è Armando Manzanero. Il 74 enne compositore messicano famoso per aver scritto “somos novios”, è considerato un riferimento della composizione romantica a livello mondiale. Per onorare la sua lunga carriera e il contributo al mondo della musica al quale ha regalato più di 400 canzoni, la Società Americana di Compositori, Autori ed Editori (ASCAP) ha consegnato ieri, 23 marzo a Los Angeles, il premio all’Eredità Ispanica in […]
Noi insieme a voi siamo gli ultimi in fondo

“Voi insieme a noi siamo gli ultimi in fondo (Los de Abajo)”, ha affermato Mauricio Diaz “el Osito”, chiudendo cosi il penultimo concerto della band messicana Los de Abajo nella Tournee Europea 2016 #LDAEuropeTour2016. Una esibizione che ha avuto luogo nel Panke a Berlino e che più che un concerto, è stata una festa di arrivederci a fianco ad altri artisti che esprimono la loro arte nella capitale tedesca.
Vedere un gruppo musicale del proprio paese quando si vive all’ estero, sempre è gradevole. Può semplicemente fare ricordare parole, suoni e colori di casa o, come hanno affermato alcune persone presenti a questo concerto, può significare vedere una band della quale si è fan fin dalla adolescenza e allo stesso tempo avviarsi in un viaggio verso casa attraverso la musica e i ricordi.
Los de Abajo è un gruppo nato negli anni 90 in quello che si conosce in Messico come “boom del Rock Messicano”, un movimento musicale con il quale è cresciuta una intera generazione e che che continua a dare emozioni. La musica di Los de Abajo è un mix di ritmi, tra folk e suoni alternativi, che potrebbe definirsi caratteristico delle band alternative latine, con testi con alto contenuto politico e sociale.
Con particolari vestiti di Mariachi (musicista tipico messicano) e con la maschera di Los de Abajo (come quelle indossate dai lottatori di Lotta Libera), i componenti della band, hanno offerto uno spettacolo completo di folklore messicano ai loro fan in Germania. I musicisti non solo non hanno smesso di ballare e saltare sul palcoscenico, ma a un certo punto sono scesi insieme ai presenti per ballare e facendo addirittura un “trenino”, come nelle migliori feste di quartiere di Città del Messico.
Quest’anno Los de Abajo hanno presentato un repertorio musicale particolare con canzoni della loro ultima produzione Mariachi Beat, includendo anche alcune covers. Sono stati presenti, come negli ultimi anni nelle tournée europee i membri storici della Band, inattese però la nuova voce femminile di Grecia Navarro e la presenza del giovanissimo bassista, Angel Adrian, che però hanno dimostrato che la gioventù può benissimo stare insieme con l’esperienza.
Il concerto organizzato da Fernando Soto, ha avuto come ospiti speciali due band berlinesi: The Allers, una band con uno stile Rockabilly, i membri spagnoli e i testi in inglese. El Gran Flinn Sorrow y su inigualable Orquesta Randalera, una band con membri di differenti nazioni ispano parlanti, che mescola suoni spagnoli e latini con testi divertenti, sopratutto per chi, per un motivo o per altro, ha scelto Berlino come seconda casa. Una band che lascia la voglia di essere rivista.
Ecco a voi qui alcune immagini del concerto che lasciano capire solo in parte quanto è stato divertente.

The Voices (USA, 2014)


Marjane Satrapi dirige il suo terzo lungometraggio e per la prima volta è alla regia di una storia non scritta da lei. Ricordiamo che Persepolis e Pollo con ciliegie sono film basati sui romanzi illustrati omonomi da lei scritti. Il film racconta la storia di Jerry un giovane affascinante e un po’ timido, diventato killer per caso. Quella della Satrapi è una forma atipica di presentare un assassino seriale: la sofferenza del protagonista vittima di una “psicosi” (o qualunque sia il termine medico giusto) e il suo rifiuto di prendere […]
The Idol (Palestina, 2015)


The Idol è un film inspirato alla vita di Mohammed Assaf, un giovane cantante di matrimoni, nato nella striscia di Gaza e vincitore del concorso Arab Idol nel 2013. Come nei sui film precedenti, anche questa volta il regista Abu-Assad ci regala, con the Idol, una prospettiva sul popolo palestinese in cui non c’è posto né per la morte né per la desolazione; il quadro, cioè, di una Palestina in piedi nonostante tutto. Bambini che sognano di diventare grandi musicisti e che fanno di tutto per raggiungere i propri obbietivi, […]