Valzer con Bashir é un documentario realizzato quasi nella sua totalità con tecniche d’animazione, che racconta il genocidio di palestinesi e di sciiti libanesi compiuto all’interno dei campi profughi di Sabra e Shatila (Libano) nel settembre del 1982. Folman racconta come gli autori materiali della strage siano stati i miliziani delle Falangi Libanesi (di origine cristiana), che hanno agito però sotto lo sguardo indifferente dell´esercito israeliano che, durante i fatti descritti, occupava proprio quei territori. Il regista Ari Folman ha iniziato questo lavoro allo scopo di ritrovare i suoi ricordi […]
Il muralismo messicano e le sue disavventure

Lo scorso 7 dicembre gruppi di civili che venivano prottetti e appoggiati dalla polizia locale hanno distrutto i murales “Alerta mi general Emiliano Zapata” di Javier Campos Cienfuegos e “El derecho a la educacion” di Gustavo Chávez Pavón. I dipinti erano esposti nell’auditorio comunale di San Salvador Atenco nell’ “Estado de Mexico” (Stato -regione- che abbraccia Città del Messico). Queste opere sono diventate un’icona di resistenza nella località provinciale “mexiquense” a causa dell’opposiozione della popolazione alla costruzione di un aeroporto nel 2006 nelle proprie terre.
Quanto prima mi ha fatto ricordare un evento simile accaduto nel 1999 nell’Università Nazionale Autonoma del Messico. Alla fine degli anni 90, all’UNAM, il più importante luogo di studi del Messico e una tra le più importanti università dell’America Latina, ha vissuto uno degli scioperi organizzati e guidati dagli studenti più significativi della sua storia. In mezzo a questo movimento, alcuni degli studenti hanno preso l’iniziativa di alterare il murales di David Alfaro Siqueiros “Fechas historicas de Mexico” che fa parte della trilogia dei murales che avvolgono l’edificio di Rettorato della “Ciudad Universitaria”. Alfaro Siqueiros nel murales, ha scritto una serie di date significative per la storia del Messico. Gli studenti in sciopero, hanno aggiunto l’anno 1999, come simbolo della propria lotta.
Il muralismo, corrente artistica nata in Messico all’ inizio del XX secolo, che vede Diego Rivera, David Alfaro Siqueiros e Jose Clemente Orozco come i suoi più grandi rappresentanti, è senz’altro la più eccelsa corrente artistica post rivoluzionaria che ha raccontato questo Paese. Nel 1999 l’atto commesso dagli studenti è stato condannato dalla società civile, dai mass media e dai principali responsabili artistici del Messico, come un atto di vandalismo irreparabile e senza precedenti.
Tutta la produzione artistica, nella mia opinione, dovrebbe essere rispettata per il solo fatto di essere il lavoro realizzato da una persona che, attraverso le sue abilità e conoscenze, realizza un prodotto in cui si mescolano fattori quali: l’epoca, i contesti e l’ispirazione di quello che crea. Sebbene nel secondo caso si parli di un murales di Siqueiros, considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed ovviamente si è evidenziata la gravità dell’accaduto, nel primo caso non si concepisce il fatto che i “vandali” siano stati perfino coperti dalla Polizia.
L’obbiettivo delle autorità messicane dovrebbe essere quello di preservare il patrimonio culturale del Messico, e infatti viene accolta con entusiasmo la conclusione ad ottobre 2013 della prima fase di restauro del murales di Siqueiros. A questo punto rimane l’incognita del cosa faranno per rimediare al danno fatto a Campos Cienfuegos, Chávez Pavón al comune di Atenco nonché in quello di Città del Messico?

L’urlo liberatorio
In questo mese c’è una festa molto importante per il popolo latinoamericano. La Bolivia ha inaugurato lo scorso 16 luglio i festeggiamenti dei bicentenari in America Latina, questa volta il protagonista è l’Ecuador e la commemorazione del loro primo urlo d’indipendenza che celebra il suo bicentenario il prossimo 10 luglio. Un urlo è uno sfogo, è una voce emessa con l’impulso di una reazione istintiva o di un risoluto proposito di azione. Quando si contengono dei sentimenti per tanto tempo repressi, è un urlo a liberare l’anima e lo spirito. […]
Manzanero, il portavoce dell’amore
Un eterno innamorato, un poeta pazzo, un portavoce del romanticismo, uno che all’amore ha rubato la sostanza e l’ha trasformata in canzone, questo è Armando Manzanero. Il 74 enne compositore messicano famoso per aver scritto “somos novios”, è considerato un riferimento della composizione romantica a livello mondiale. Per onorare la sua lunga carriera e il contributo al mondo della musica al quale ha regalato più di 400 canzoni, la Società Americana di Compositori, Autori ed Editori (ASCAP) ha consegnato ieri, 23 marzo a Los Angeles, il premio all’Eredità Ispanica in […]