«E dov’è la società messicana?» ha chiesto la giornalista messicana, Carmen Aristegui, nel momento in cui è stata approvata la riforma energetica in Messico nel dicembre del 2013, che, come dichiarato dalla stessa cronista «cambierà gli assi del Paese». Ci sarà qualcuno che come 20 anni fa richiamerà all’appello il popolo messicano? L’EZLN (Esercito Zapatista Liberazione Nazionale) è un gruppo di messicani indigeni e mettici che il mattino del capodanno del 1994 nello stato del Chiapas, Messico, rese pubblico (letto dal Subcomandate Marcos) il loro primo comunicato per opporsi all’entrata […]
Il muralismo messicano e le sue disavventure

Lo scorso 7 dicembre gruppi di civili che venivano prottetti e appoggiati dalla polizia locale hanno distrutto i murales “Alerta mi general Emiliano Zapata” di Javier Campos Cienfuegos e “El derecho a la educacion” di Gustavo Chávez Pavón. I dipinti erano esposti nell’auditorio comunale di San Salvador Atenco nell’ “Estado de Mexico” (Stato -regione- che abbraccia Città del Messico). Queste opere sono diventate un’icona di resistenza nella località provinciale “mexiquense” a causa dell’opposiozione della popolazione alla costruzione di un aeroporto nel 2006 nelle proprie terre.
Quanto prima mi ha fatto ricordare un evento simile accaduto nel 1999 nell’Università Nazionale Autonoma del Messico. Alla fine degli anni 90, all’UNAM, il più importante luogo di studi del Messico e una tra le più importanti università dell’America Latina, ha vissuto uno degli scioperi organizzati e guidati dagli studenti più significativi della sua storia. In mezzo a questo movimento, alcuni degli studenti hanno preso l’iniziativa di alterare il murales di David Alfaro Siqueiros “Fechas historicas de Mexico” che fa parte della trilogia dei murales che avvolgono l’edificio di Rettorato della “Ciudad Universitaria”. Alfaro Siqueiros nel murales, ha scritto una serie di date significative per la storia del Messico. Gli studenti in sciopero, hanno aggiunto l’anno 1999, come simbolo della propria lotta.
Il muralismo, corrente artistica nata in Messico all’ inizio del XX secolo, che vede Diego Rivera, David Alfaro Siqueiros e Jose Clemente Orozco come i suoi più grandi rappresentanti, è senz’altro la più eccelsa corrente artistica post rivoluzionaria che ha raccontato questo Paese. Nel 1999 l’atto commesso dagli studenti è stato condannato dalla società civile, dai mass media e dai principali responsabili artistici del Messico, come un atto di vandalismo irreparabile e senza precedenti.
Tutta la produzione artistica, nella mia opinione, dovrebbe essere rispettata per il solo fatto di essere il lavoro realizzato da una persona che, attraverso le sue abilità e conoscenze, realizza un prodotto in cui si mescolano fattori quali: l’epoca, i contesti e l’ispirazione di quello che crea. Sebbene nel secondo caso si parli di un murales di Siqueiros, considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed ovviamente si è evidenziata la gravità dell’accaduto, nel primo caso non si concepisce il fatto che i “vandali” siano stati perfino coperti dalla Polizia.
L’obbiettivo delle autorità messicane dovrebbe essere quello di preservare il patrimonio culturale del Messico, e infatti viene accolta con entusiasmo la conclusione ad ottobre 2013 della prima fase di restauro del murales di Siqueiros. A questo punto rimane l’incognita del cosa faranno per rimediare al danno fatto a Campos Cienfuegos, Chávez Pavón al comune di Atenco nonché in quello di Città del Messico?

The Idol (Palestina, 2015)


The Idol è un film inspirato alla vita di Mohammed Assaf, un giovane cantante di matrimoni, nato nella striscia di Gaza e vincitore del concorso Arab Idol nel 2013. Come nei sui film precedenti, anche questa volta il regista Abu-Assad ci regala, con the Idol, una prospettiva sul popolo palestinese in cui non c’è posto né per la morte né per la desolazione; il quadro, cioè, di una Palestina in piedi nonostante tutto. Bambini che sognano di diventare grandi musicisti e che fanno di tutto per raggiungere i propri obbietivi, […]
“Un ponte per Ayotzinapa” da Berlino verso il Messico

“Siamo qui, amiamo il Messico e ci risulta impossibile slegarci della scomparsa dei 43 studenti normalisti di Ayotzinapa …”, ha dichiarato Elena Poniatowska in occasione di una premiazione a Città del Messico. Dopo aver assistito all’evento “Un Ponte per il Messico” svolto a Berlino, aggiungerei al commento della giornalista messicana quanto segue: anche per chi si trova lontano, e precisamente perché ama il Messico e lo porta con sé, risulta impossibile slegarsi della scomparsa dei 43 studenti di Ayotzinapa e rimanere a braccia incrociate davanti a tale situazione. Le diverse […]