“Siamo qui, amiamo il Messico e ci risulta impossibile slegarci della scomparsa dei 43 studenti normalisti di Ayotzinapa …”, ha dichiarato Elena Poniatowska in occasione di una premiazione a Città del Messico. Dopo aver assistito all’evento “Un Ponte per il Messico” svolto a Berlino, aggiungerei al commento della giornalista messicana quanto segue: anche per chi si trova lontano, e precisamente perché ama il Messico e lo porta con sé, risulta impossibile slegarsi della scomparsa dei 43 studenti di Ayotzinapa e rimanere a braccia incrociate davanti a tale situazione. Le diverse […]
Il sombrero, la siesta e la Rivoluzione

Il 20 novembre in Messico si commemora l’anniversario della rivoluzione del 1910, una giornata che ricorda il coraggio e la risolutezza di miglia di uomini impegnati nella lotta per una nazione migliore. Questo anniversario ci sembra un’ottima occasione per decostruire insieme l’immagine stereotipata del messicano diffusa nel mondo: quella dell’uomo baffuto, con il sombrero sulla testa. Pochi sanno, infatti, che questa immagine coincide con lo stile e l’abbigliamento dei rivoluzionari messicani.
I primi a collegare l’uomo baffuto, “el sombrero” e la siesta all’immagine del messicano a livello mondiale, sono stati diversi film e serie statunitensi (film western, Speedy Gonzales, ecc). Successivamente in diverse parti del mondo i pubblicitari hanno utilizzato questa icona per semplificare e rendere accattivanti i propri messaggi.
L’uomo baffuto con il sombrero, grazie alla diffusione planetaria di questa immagine, ha una doppia valenza: ai messicani ricorda, tra gli altri, Emiliano Zapata, eroe patrio tra i più rappresentativi della rivoluzione, un uomo coraggioso e di gran valore; ai non messicani ricorda lo stereotipo del messicano pigro, il caldo, la festa, la siesta, la delinquenza.
“Andale Andale!”, “mira il dito”, “Miguel So’ mi”, ecc, risultano frasi dissonanti e vecchie all’orecchio messicano. E altrettanto vecchie risultano le immagini che accompagnano tali frasi. Per rendere l’idea ai lettori italiani: è come identificare l’Italia con i gondolieri di Venezia o come cantare “O sole mio” alla vista di un italiano.
Senza la pretesa di bloccare la creatività dei pubblicitari o di distruggere ricordi d’infanzia a chi è cresciuto con Speedy Gonzales, si vuole soltanto spiegare perchè per i messicani questa immagine risulta doppiamente offensiva: in primo luogo si tratta di un’icona che rappresenta la rivoluzione, uno dei momenti più onorabili della storia messicana, momento che in questo stereotipo perde valore e forza; in secondo luogo perchè risulta essere una semplificazione discriminante perchè identifica il popolo messicano con la pigrizia e la delinquenza.
Insomma, non è una bugia affermare che in Messico hanno vissuto dei baffuti col sombrero. E’ bene però sapere, se qualcosa si vuole sapere di più su questa nazione, che tale immagine è ormai caduca e soratutto che rappresenta i protagonisti della prima rivoluzione del secolo scorso, gente che ha rischiato la vita per lottare contro le ingiustizie e per il benessere del proprio paese. Un’immagine un po’ lontana da quella di gente senza valori caratterizzata solo dalla pigrizia.
Correzioni: Gaia Farina
La scoperta della Lo
A volte mi chiedo: perché me ne sono andata via dal Messico tanti anni fa? Cosa si ottiene vivendo lontano dalle proprie abitudini e da quello che si conosce? Che si può fare davanti all’insicurezza del futuro o del lavoro? Qual è la direzione giusta? Cosa voglio fare da grande? Si può trovare una risposta a queste domande? La notte che ho conosciuto Lorena era la prima volta che entravo in un Centro Sociale in Italia. Io, come immigrata, ero andata a vedere e sostenere il concerto di una band […]
È solo la fine del mondo (Canada / Francia, 2016)

Immagina di essere stato lontano della tua famiglia per 12 anni. Qualche cartolina con un paio di righe spedite di tanto in tanto sono il tuo unico vincolo con loro. Un giorno semplicemente decidi tornare e di annunciare loro che stai per morire. Come credi che reagirebbero? Xavier Dolan, nel suo lavoro più recente, ci presenta la storia di Louis, un giovane scrittore di successo, che torna a casa come un figliol prodigo. L’accoglienza però non sarà quello che lui si aspetta: si dovrà confrontare con un gruppo di estranei […]


