E’l’anno 1999 e in una miniera di carbone sono stati ritrovati diversi resti umani. L’Ufficiale di Polizia Zhili è uno degli incaricati di risolvere il caso. Purtroppo, nell’ intento di catturare i presunti responsabili, Zhili è ferito e altri i suoi colleghi muoiono. Lo strano caso resta insoluto. Degradato dal ruolo di Ufficiale, Zhili si trova a fare la guardia di sicurezza, ma i suoi problemi con l’alcool rischiano molte volte di fargli perdere il posto di lavoro. Passano gli anni e un giorno Zhili incontra alcuni vecchi colleghi di […]
Il sombrero, la siesta e la Rivoluzione

Il 20 novembre in Messico si commemora l’anniversario della rivoluzione del 1910, una giornata che ricorda il coraggio e la risolutezza di miglia di uomini impegnati nella lotta per una nazione migliore. Questo anniversario ci sembra un’ottima occasione per decostruire insieme l’immagine stereotipata del messicano diffusa nel mondo: quella dell’uomo baffuto, con il sombrero sulla testa. Pochi sanno, infatti, che questa immagine coincide con lo stile e l’abbigliamento dei rivoluzionari messicani.
I primi a collegare l’uomo baffuto, “el sombrero” e la siesta all’immagine del messicano a livello mondiale, sono stati diversi film e serie statunitensi (film western, Speedy Gonzales, ecc). Successivamente in diverse parti del mondo i pubblicitari hanno utilizzato questa icona per semplificare e rendere accattivanti i propri messaggi.
L’uomo baffuto con il sombrero, grazie alla diffusione planetaria di questa immagine, ha una doppia valenza: ai messicani ricorda, tra gli altri, Emiliano Zapata, eroe patrio tra i più rappresentativi della rivoluzione, un uomo coraggioso e di gran valore; ai non messicani ricorda lo stereotipo del messicano pigro, il caldo, la festa, la siesta, la delinquenza.
“Andale Andale!”, “mira il dito”, “Miguel So’ mi”, ecc, risultano frasi dissonanti e vecchie all’orecchio messicano. E altrettanto vecchie risultano le immagini che accompagnano tali frasi. Per rendere l’idea ai lettori italiani: è come identificare l’Italia con i gondolieri di Venezia o come cantare “O sole mio” alla vista di un italiano.
Senza la pretesa di bloccare la creatività dei pubblicitari o di distruggere ricordi d’infanzia a chi è cresciuto con Speedy Gonzales, si vuole soltanto spiegare perchè per i messicani questa immagine risulta doppiamente offensiva: in primo luogo si tratta di un’icona che rappresenta la rivoluzione, uno dei momenti più onorabili della storia messicana, momento che in questo stereotipo perde valore e forza; in secondo luogo perchè risulta essere una semplificazione discriminante perchè identifica il popolo messicano con la pigrizia e la delinquenza.
Insomma, non è una bugia affermare che in Messico hanno vissuto dei baffuti col sombrero. E’ bene però sapere, se qualcosa si vuole sapere di più su questa nazione, che tale immagine è ormai caduca e soratutto che rappresenta i protagonisti della prima rivoluzione del secolo scorso, gente che ha rischiato la vita per lottare contro le ingiustizie e per il benessere del proprio paese. Un’immagine un po’ lontana da quella di gente senza valori caratterizzata solo dalla pigrizia.
Correzioni: Gaia Farina
Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’oriente (Francia, 2011)

Jafaar è un povero pescatore che abita a Gaza e le sue reti, purtroppo, non catturano abbastanza pesci da vendere per riuscire a saldare i suoi debiti. Un bel giorno però, ciò che pesca è tutt’ altro che un grosso pesce: quello che c’è nella rete è qualcosa di assurdo e incomprensibile: un maialino, animale considerato impuro, sia dai musulmani sia dagli ebrei. Per questo motivo, Jafaar cerca disperatamente di liberarsi dell´animale: prima cerca di venderlo a un ufficiale dell’ONU e poi, consigliato da un amico, cerca di ucciderlo per […]
Musica di L’Armeria Dei Briganti
Cosa c’è di meglio che cominciare o chiudere la giornata con una canzone allegra? Ascoltare L’ Armeria dei briganti, band Sarda, potrebbe essere una bella scelta! https://www.lavikina.com/it/musica/l-armeria-dei-briganti/ Facebook Comments


